Autotrasporto
internazionale – Cabotaggio - Transfrontalieri
In relazione alla vasta
area regionale del nord-est si evidenzia da tempo un diffuso fenomeno
di utilizzare sempre più autoveicoli di piccole portate per eludere
la licenza comunitaria e comunque per effettuare trasporto di merci e
persone in regime di esenzione del titolo autorizzativo previsto.
Ciò ha comportato
un’invasione di imprese non italiane che si avvalgono di questa
possibilità, impiegano personale non qualificato, non rispettoso dei
tempi di guida e di riposo, esulando dall’applicazione corretta dei
costi minimi di esercizio.
Piccole imprese di
stranieri sorgono come funghi, hanno scarsa disponibilità economica,
utilizzano autoveicoli usati, spesso non conformi alla loro
destinazione d’uso, confondono il trasporto in conto terzi per
quello in conto proprio, lavorano giorno e notte, percorrono anche
lunghe tratte trasportando promiscuamente persone e cose, con regime
di carico in eccedenza, con agganciamento di rimorchi non leggeri,
con patenti di guida non conformi alla classificazione del complesso
veicolare.
Spesso si ingegnano ad
effettuare piccoli trasporti interni di varia natura in attesa di
formalizzare un carico completo, di cui non si conosce la quantità,
l’origine, il valore, la documentazione prescritta, la
destinazione, per rientrare in patria anche triangolando il percorso
attraverso paesi extra U.E.
Altresì alcuni comuni
mettono a disposizione di questi piccoli autotrasportatori stranieri
delle aree più o meno attrezzate dove poter sostare, effettuare le
operazioni di carico e scarico in orari e giorni prefissati, prestano
eventuale assistenza, come punti di riferimento dove far affluire le
merci e le persone per essere trasportate all’estero.
Il non rispetto delle
regole del paese ospitante, l’Italia, lo scarso o inesistente
controllo da parte delle autorità preposte, il non rispetto delle
condizioni che disciplinano il contratto di trasporto, la carente
osservanza della sicurezza sociale e della circolazione stradale sono
causa, tra l’altro, di perturbazioni di mercato in un’area in cui
la presenza di imprese di trasporto è elevata.
L’eccessiva offerta di
trasporto a prezzi scontatissimi, iva compresa od omessa, cha da
tempo si protrae sempre più, sta minacciando la sopravvivenza di
molte imprese di autotrasporto, comunque sta intossicando il mercato
stesso, causando pressioni di concorrenzialità in palese violazione
delle basilari norme della sicurezza sociale, dei costi di gestione
delle imprese e del personale.
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