mercoledì 28 novembre 2012

Autotrasporto internazionale – Cabotaggio - Transfrontalieri

In relazione alla vasta area regionale del nord-est si evidenzia da tempo un diffuso fenomeno di utilizzare sempre più autoveicoli di piccole portate per eludere la licenza comunitaria e comunque per effettuare trasporto di merci e persone in regime di esenzione del titolo autorizzativo previsto.

Ciò ha comportato un’invasione di imprese non italiane che si avvalgono di questa possibilità, impiegano personale non qualificato, non rispettoso dei tempi di guida e di riposo, esulando dall’applicazione corretta dei costi minimi di esercizio.

Piccole imprese di stranieri sorgono come funghi, hanno scarsa disponibilità economica, utilizzano autoveicoli usati, spesso non conformi alla loro destinazione d’uso, confondono il trasporto in conto terzi per quello in conto proprio, lavorano giorno e notte, percorrono anche lunghe tratte trasportando promiscuamente persone e cose, con regime di carico in eccedenza, con agganciamento di rimorchi non leggeri, con patenti di guida non conformi alla classificazione del complesso veicolare.

Spesso si ingegnano ad effettuare piccoli trasporti interni di varia natura in attesa di formalizzare un carico completo, di cui non si conosce la quantità, l’origine, il valore, la documentazione prescritta, la destinazione, per rientrare in patria anche triangolando il percorso attraverso paesi extra U.E.

Altresì alcuni comuni mettono a disposizione di questi piccoli autotrasportatori stranieri delle aree più o meno attrezzate dove poter sostare, effettuare le operazioni di carico e scarico in orari e giorni prefissati, prestano eventuale assistenza, come punti di riferimento dove far affluire le merci e le persone per essere trasportate all’estero.

Il non rispetto delle regole del paese ospitante, l’Italia, lo scarso o inesistente controllo da parte delle autorità preposte, il non rispetto delle condizioni che disciplinano il contratto di trasporto, la carente osservanza della sicurezza sociale e della circolazione stradale sono causa, tra l’altro, di perturbazioni di mercato in un’area in cui la presenza di imprese di trasporto è elevata.

L’eccessiva offerta di trasporto a prezzi scontatissimi, iva compresa od omessa, cha da tempo si protrae sempre più, sta minacciando la sopravvivenza di molte imprese di autotrasporto, comunque sta intossicando il mercato stesso, causando pressioni di concorrenzialità in palese violazione delle basilari norme della sicurezza sociale, dei costi di gestione delle imprese e del personale.

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