giovedì 31 gennaio 2013

Paolo Uggè eletto presidente di Unatras :

Auguri e Buon Lavoro

L'Esecutivo dell'unione delle associazioni dell'autotrasporto Unatras si è riunito il 29 gennaio 2013 per eleggere il nuovo presidente, che sostituisce Francesco del Boca (Confartigianato Trasporti):
 è Paolo Uggè, attuale presidente di Fai Conftrasporto.

L'Esecutivo ha anche eletto Mauro Concezzi, della Fita Cna, segretario nazionale.
 Entrambe le nomine sono avvenute all'unanimità.
 Nella riunione, il vertice di Unatras ha anche discusso su come muoversi in futuro riguardo alle principali questioni che interessano l'autotrasporto.

Dichiarazione dello stato di crisi del settore e sospensione del cabotaggio
Il trasporto in Italia  puce il 10% del pil  e se il cabotaggio ci porta via il 25% del mercato, bloccando il cabotaggio il Pil nazionale  potrebbe salire di 2,5 punti.
In un convegno Arcese ha presentato uno studio dichiarando che ogni camion straniero che oggi trasporta in Italia costa alla collettività (italiana) 87.000 euro

Richiedere la sospensione del cabotaggio, anche limitata nel tempo 6 + 6 mesi,   potrebbe portare, oltre che a una maggior fetta di lavoro a disposizione delle ns imprese anche al graduale assestamento del nuovo sistema dei “costi minimi” sulle imprese committenti.
La cosa potrebbe essere agganciata al Pil: finché il Pil non torna a crescere in percentuali superiori al  “es.  2% “ si attua questa misura di protezionismo.
Essendo limitata nel tempo l'Europa non potrebbe vietarla ma solo censurarla”.

A sostegno della tesi possiamo metterci anche:
- la decisione di saggi europei che raccomandano: “sussistono ancora troppe diversità in termini di costi e condizioni fra Paesi dell’Unione europea, e dunque una liberalizzazione del cabotaggio non è al momento un’ipotesi praticabile”;
- la richiesta partita dai paesi scandinavi, vedi articolo ”Danimarca, Norvegia e Svezia hanno inviato “ieri” un appello al Ministro dei trasporti coordinata di ciascun paese a prendere sul serio cabotaggio illegale”.Si legge “In particolare chiediamo la lettera per attivare il cosiddetto freno di emergenza, come i regolatori europei basato sulla legge, in caso di gravi perturbazioni del mercato”.
Agganciare quindi la nostra proposta a quella dei colleghi d’oltralpe.

Per il governo potrebbe essere alettante perchè il cabotaggio è anche una grossa potenziale opportunità per l'evasione fiscale.
Un committente Italiano, che potrebbe essere anche un'azienda di trasporti, oltre a prendere una buona remunerazione “vendendo” il viaggio ha la possibilità di farsi fare la fattura a proprio piacimento evadendo IVA  e tasse varie.


Istituzione di una White-list per  quelle imprese che sono sane, che lavorano e  danno lavoro nel territorio creando valore aggiunto.
A quelle imprese potrebbero essere riconosciuti degli sgravi, vuoi anche solo contributivi che possano aiutare a colmare il divario con quelle imprese che operano in maniera truffaldina con manodopera in affitto dall'est-europeo, con sistemi per usare in maniera quantomeno disinvolta il cabotaggio, con mezzi immatricolati all'estero i cui componenti non sempre sono marcati CE e quindi vietati da noi ma permessi nei paesi di immatricolazione dei mezzi, con conducenti senza formazione professionale, con delle abilitazioni, patenti e patentini molti dei quali vengono rilasciati senza una seria verifica ma su semplice richiesta degli interessati.

A queste aziende potrebbe ad esempio essere riconosciuta l'esenzione totale o parziale dalla tanto odiata IPT.
Potrebbe essere riconosciuta la facoltà di................................



Accordi di settore.
Attivare immediatamente i tavoli per gli accordi di settore che vadano a completare i costi minimi e che, per condizioni riferite alla sicurezza, devono essere realizzati e rispettati obbligatoriamente. Prevedere una data di scadenza per la stipula di tali accordi, trascorsa la quale per quei settori privi di accordo i costi minimi andranno aumentati del....%. 


Credito privilegiato
Purtroppo è una realtà che dopo aver lavorato spesso sottocosto le aziende si possono trovare invischiate in fallimenti o in quei concordati preventivi che non portano in cassa niente o quasi.

Premesso che:

-         in caso di fallimento prima vengono pagate le imposte, poi i dipendenti, poi i
          privilegiati e poi il resto.

-         in caso di concordato preventivo lo stesso, prima vengono pagate le imposte, poi i dipendenti, poi i privilegiati e poi il resto.

-         Alle aziende che forniscono il gasolio extrarete lo stato da la possibilità di dividere in fattura il costo commerciale dall'imposta (accisa) che viene accumunata nei casi di cui sopra a vera e propria imposta e restituita al venditore in maniera privilegiata in quanto il rivenditore di gasolio viene considerato come esattore dell'accisa.
Il venditore di gasolio porta in deposito il gasolio, lo ridistribuisce ai propri  clienti aggiungendoci la giusta remunerazione commerciale. Per questo è considerato per la parte di accisa prima dei privilegiati.

Per un' azienda di trasporto i due maggiori costi sono il gasolio (costo commerciale e accisa) e costo personale (stipendi e contributi) costi, che abbiamo visto sono considerati dal diritto tributario privilegiati, ma l'azienda di trasporto dopo averli messi insieme, ad oggi, li depotenzia a normali costi commerciali.

Un'azienda di trasporto, in virtù di quanto sopra riportato, in caso di fallimenti o di concordati preventivi di aziende clienti, deve poter entrare prima dei privilegiati e cioè alla stregua dei dipendenti per un importo percentuale almeno del ??..50%.??  del proprio credito.


IPT
Applicazione dell'imposta alla sola prima immatricolazione dei veicoli adibiti al trasporto di merci,  con eliminazione della stessa per i successivi passaggi di proprietà tra imprese di trasporto sia per vendita o fusione, scissione, incorporazione, trasformazione ecc.


Bolli
Ripristino del rimborso della tassa di possesso cosi come effettuato negli anni precedenti. Il rimborso è stato sospeso non perché la Comunità Europea avesse bocciato la misura ma perché il governo italiano non aveva seguito la giusta procedura a livello europeo
Libretto formativo
I trasportatori in quanto tali devono fare dei corsi professionali e per alcuni fare anche degli esami ed ottenere i relativi attestati.

L' azienda paga due volte il primo perché non ha il dipendente a disposizione il secondo perché, per il quieto vivere aziendale, si viene incontro al costo del dipendente.

Molti corsi si sovrappongono: si fa il corso di primo soccorso,  ma si fanno  4 ore di primo soccorso anche sul patentino ADR, si fa il corso antincendio di 8 ore ma si fanno 4 ore di antincendio anche sul patentino ADR e via parlando fino ad arrivare ai corsi di formazione sul codice della strada e cronotachigrafo e  alla CQC .

Richiedere il raddoppio della validità della CQC, come si è fatto per i cronotachigrafi, e predisporre un libretto formativo individuale che consenta di individuare, per ogni singola specialità, i moduli mancanti evitando accavallamenti e inutili e costosi doppioni.


Esodo
Premesso che:
-         Nessun altro settore ha un' attività formativa come l'autotrasporto.
-         Se si vuole aprire un'impresa di trasporto senza vincoli bisogna, tranne in casi particolari, acquistare l'autorizzazione al trasporto da altra azienda presente sul mercato. Nessun'altra attività ha una autorizzazione che costa si paga eventualmente l'avviamento ma non l'autorizzazione.
-         Che alcuni trasportatori continuano a stare sul mercato, e spesso a fare danni, perché non sanno cosa andare a fare se chiudono l'attività, non saprebbero come mantenere la famiglia.
 
Ai trasportatori che consegnano la loro “autorizzazione al trasporto” con la conseguente cancellazione dall'albo autotrasportatori c/to terzi dovrebbe essere concesso un esodo incentivato.

Partendo dal fatto che i trasportatori pagano i contributi previdenziali partendo da un reddito minimale di euro 14.552,00,  bene diamo la possibilità ai trasportatori che vogliono lasciare l’attività di agganciarsi agli ammortizzatori sociali, es. alla cassa integrazione in deroga, partendo proprio da quel reddito minimale come qualsiasi altro dipendente: per due – tre anni ne percepiscono l'80% .
Ovviamente si dovranno mettere dei vincoli perché gli esodati non escano dalla porta e rientrino dalla finestra magari come soci  di qualche cooperativa od altro.   
e, il rinnovo del contratto nazionale del lavoro per trasporto merci e logistica ed il distacco transnazionale degli autisti,

martedì 29 gennaio 2013

83 bis- scritto on non scritta questo è il dilemma !

Ancora una nuova interpretazione e quindi si perpetua piano piano lo smantellamento indolore della riformma dell autotrasporto in particolare l applicazione dei costi di sicurezza:
 il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti ha chiarito con una circolare che il ricorso al giudice civile per l’emissione del decreto ingiuntivo, prevista dal comma 9 dell'articolo 83 bis della legge133/2008 che ha riconosciuto i costi di sicurezza nell'autotrasporto, si applica solo ai contratti in forma non scritta come sono previsti dal comma 6 dello stesso articolo 83bis.

lunedì 28 gennaio 2013

Nuovo pedaggio francese

Dal 20 Luglio 2013
verrà introdotto in Francia una nuovo pedaggio per l’uso della rete stradale d’interessa nazionale. Prepariamoci anche in Italia....
Questa eco-tassa si applicherà a tutti i proprietari/utilizzatori di veicoli adibiti al trasporto di merci
(anche al conto proprio) di massa complessiva superiore a 3,5 tonnellate che circolano sulla rete stradale francese assoggettata a tale tributo (sono escluse le autostrade a pedaggio e la piccola viabilità interna ai centri urbani – detta rete, di circa 15.000 km., viene evidenziata sul sito dedicato a tale tassa – andate a visitare il sito francese.
www.ecomouv.com ).

mercoledì 23 gennaio 2013

richieste/proposte

                                                                                                                                                                                                                                                                      23.01.2013 
PROPOSTE DA PRESENTARE ALLE FORZE POLITICHE

Dichiarazione dello stato di crisi del settore e sospensione del cabotaggio
Il trasporto in Italia  produce il 10% del pil  e se il cabotaggio ci porta via il 25% del mercato, bloccando il cabotaggio il Pil nazionale  potrebbe salire di 2,5 punti.
In un convegno Arcese ha presentato uno studio dichiarando che ogni camion straniero che oggi trasporta in Italia costa alla collettività (italiana) 87.000 euro

Richiedere la sospensione del cabotaggio, anche limitata nel tempo 6 + 6 mesi,   potrebbe portare, oltre che a una maggior fetta di lavoro a disposizione delle ns imprese anche al graduale assestamento del nuovo sistema dei “costi minimi” sulle imprese committenti.
La cosa potrebbe essere agganciata al Pil: finché il Pil non torna a crescere in percentuali superiori al  “es.  2% “ si attua questa misura di protezionismo.
Essendo limitata nel tempo l'Europa non potrebbe vietarla ma solo censurarla”.

A sostegno della tesi possiamo metterci anche:
- la decisione di saggi europei che raccomandano: “sussistono ancora troppe diversità in termini di costi e condizioni fra Paesi dell’Unione europea, e dunque una liberalizzazione del cabotaggio non è al momento un’ipotesi praticabile”;
- la richiesta partita dai paesi scandinavi, vedi articolo Danimarca, Norvegia e Svezia hanno inviato “ieri” un appello al Ministro dei trasporti coordinata di ciascun paese a prendere sul serio cabotaggio illegale”.Si legge “In particolare chiediamo la lettera per attivare il cosiddetto freno di emergenza, come i regolatori europei basato sulla legge, in caso di gravi perturbazioni del mercato”.
Agganciare quindi la nostra proposta a quella dei colleghi d’oltralpe.

Per il governo potrebbe essere alettante perchè il cabotaggio è anche una grossa potenziale opportunità per l'evasione fiscale.
Un committente Italiano, che potrebbe essere anche un'azienda di trasporti, oltre a prendere una buona remunerazione vendendo” il viaggio ha la possibilità di farsi fare la fattura a proprio piacimento evadendo IVA  e tasse varie.


Istituzione di una White-list per  quelle imprese che sono sane, che lavorano e  danno lavoro nel territorio creando valore aggiunto.
A quelle imprese potrebbero essere riconosciuti degli sgravi, vuoi anche solo contributivi che possano aiutare a colmare il divario con quelle imprese che operano in maniera truffaldina con manodopera in affitto dall'est-europeo, con sistemi per usare in maniera quantomeno disinvolta il cabotaggio, con mezzi immatricolati all'estero i cui componenti non sempre sono marcati CE e quindi vietati da noi ma permessi nei paesi di immatricolazione dei mezzi, con conducenti senza formazione professionale, con delle abilitazioni, patenti e patentini molti dei quali vengono rilasciati senza una seria verifica ma su semplice richiesta degli interessati.

A queste aziende potrebbe ad esempio essere riconosciuta l'esenzione totale o parziale dalla tanto odiata IPT.
Potrebbe essere riconosciuta la facoltà di................................



Accordi di settore.
Attivare immediatamente i tavoli per gli accordi di settore che vadano a completare i costi minimi e che, per condizioni riferite alla sicurezza, devono essere realizzati e rispettati obbligatoriamente. Prevedere una data di scadenza per la stipula di tali accordi, trascorsa la quale per quei settori privi di accordo i costi minimi andranno aumentati del....%. 


Credito privilegiato
Purtroppo è una realtà che dopo aver lavorato spesso sottocosto le aziende si possono trovare invischiate in fallimenti o in quei concordati preventivi che non portano in cassa niente o quasi.

Premesso che:

-         in caso di fallimento prima vengono pagate le imposte, poi i dipendenti, poi i
          privilegiati e poi il resto.

-         in caso di concordato preventivo lo stesso, prima vengono pagate le imposte, poi i dipendenti, poi i privilegiati e poi il resto.

-         Alle aziende che forniscono il gasolio extrarete lo stato da la possibilità di dividere in fattura il costo commerciale dall'imposta (accisa) che viene accumunata nei casi di cui sopra a vera e propria imposta e restituita al venditore in maniera privilegiata in quanto il rivenditore di gasolio viene considerato come esattore dell'accisa.
Il venditore di gasolio porta in deposito il gasolio, lo ridistribuisce ai propri  clienti aggiungendoci la giusta remunerazione commerciale. Per questo è considerato per la parte di accisa prima dei privilegiati.

Per un' azienda di trasporto i due maggiori costi sono il gasolio (costo commerciale e accisa) e costo personale (stipendi e contributi) costi, che abbiamo visto sono considerati dal diritto tributario privilegiati, ma l'azienda di trasporto dopo averli messi insieme, ad oggi, li depotenzia a normali costi commerciali.

Un'azienda di trasporto, in virtù di quanto sopra riportato, in caso di fallimenti o di concordati preventivi di aziende clienti, deve poter entrare prima dei privilegiati e cioè alla stregua dei dipendenti per un importo percentuale almeno del ??..50%.??  del proprio credito.


IPT
Applicazione dell'imposta alla sola prima immatricolazione dei veicoli adibiti al trasporto di merci,  con eliminazione della stessa per i successivi passaggi di proprietà tra imprese di trasporto sia per vendita o fusione, scissione, incorporazione, trasformazione ecc.


Bolli
Ripristino del rimborso della tassa di possesso cosi come effettuato negli anni precedenti. Il rimborso è stato sospeso non perché la Comunità Europea avesse bocciato la misura ma perché il governo italiano non aveva seguito la giusta procedura a livello europeo
Libretto formativo
I trasportatori in quanto tali devono fare dei corsi professionali e per alcuni fare anche degli esami ed ottenere i relativi attestati.

L' azienda paga due volte il primo perché non ha il dipendente a disposizione il secondo perché, per il quieto vivere aziendale, si viene incontro al costo del dipendente.

Molti corsi si sovrappongono: si fa il corso di primo soccorso,  ma si fanno  4 ore di primo soccorso anche sul patentino ADR, si fa il corso antincendio di 8 ore ma si fanno 4 ore di antincendio anche sul patentino ADR e via parlando fino ad arrivare ai corsi di formazione sul codice della strada e cronotachigrafo e  alla CQC .

Richiedere il raddoppio della validità della CQC, come si è fatto per i cronotachigrafi, e predisporre un libretto formativo individuale che consenta di individuare, per ogni singola specialità, i moduli mancanti evitando accavallamenti e inutili e costosi doppioni.


Esodo
Premesso che:
-         Nessun altro settore ha un' attività formativa come l'autotrasporto.
-         Se si vuole aprire un'impresa di trasporto senza vincoli bisogna, tranne in casi particolari, acquistare l'autorizzazione al trasporto da altra azienda presente sul mercato. Nessun'altra attività ha una autorizzazione che costa si paga eventualmente l'avviamento ma non l'autorizzazione.
-         Che alcuni trasportatori continuano a stare sul mercato, e spesso a fare danni, perché non sanno cosa andare a fare se chiudono l'attività, non saprebbero come mantenere la famiglia.
 
Ai trasportatori che consegnano la loro “autorizzazione al trasporto” con la conseguente cancellazione dall'albo autotrasportatori c/to terzi dovrebbe essere concesso un esodo incentivato.

Partendo dal fatto che i trasportatori pagano i contributi previdenziali partendo da un reddito minimale di euro 14.552,00,  bene diamo la possibilità ai trasportatori che vogliono lasciare l’attività di agganciarsi agli ammortizzatori sociali, es. alla cassa integrazione in deroga, partendo proprio da quel reddito minimale come qualsiasi altro dipendente: per due – tre anni ne percepiscono l'80% .
Ovviamente si dovranno mettere dei vincoli perché gli esodati non escano dalla porta e rientrino dalla finestra magari come soci  di qualche cooperativa od altro.




Nb: tutte i provvedimenti richiesti, tranne per il rimborso della tassa di possesso,
      sono di carattere normativo: non avendo bisogno di copertura finanziaria
      potrebbero diventare subito esecutivi.

lunedì 21 gennaio 2013

art.35

L'art-35 della costituzione italiana recita testualmente
 
 
Art.35
La Repubblica tutela il lavoro in tutte le sue forme ed applicazioni.
Cura la formazione e l'elevazione professionale dei lavoratori.
Promuove e favorisce gli accordi e le organizzazioni internazionali intesi ad affermare e regolare i diritti del lavoro.
Riconosce la libertà di emigrazione, salvo gli obblighi stabiliti dalla legge nell'interesse generale, e tutela il lavoro italiano all'estero.
 
 

Bellissimo!
Ma vien da chiedere:
La REPUBBLICA TUTELA IL LAVORO
il nostro lavoro è tutelato da concorrenza sleale, intervento di vettori esteri con costi di gran lunga inferiori ai nostri?
il rispetto delle leggi che lo dovrebbero tutelare da chi è garantito?;
CURA LA FORMAZIONE ..
la formazione è garantita dall'introduzione di patenti specifiche quali C.Q.C. (di matrice europea, peccato che il suo conseguimento all'estero costi meno della metà di quello conseguito in Italia); formazione ADR con conseguenti adempimenti (nomina consulente) ecc.
(vale quanto sopra per i costi di conseguimento all'estero) Formazione lavoratori dipendenti (con conseguente costo a carico aziende)
L'ELEVAZIONE PROFESSIONALE:
certamente! a momenti per esercitare è richiesta una formazione accademica oppure è necessario avere la disponibilità di consulenti, commercialisti, avvocati ecc ecc.
PROMUOVE E FAVORISCE GLI ACCORDI E LE ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI Evidentemente le organizzazioni e le aziende ITALIANE che hanno decentrato, per ovvi motivi, fuori confine;
RICONOSCE LA LIBERTA' DI EMIGRAZIONE salvo gli obblighi stabiliti...
Ci è concessa la libertà di andarcene con armi e bagagli.. beh, tutto sommato siamo stati emigranti già il secolo scorso, però prima occorre assolvere ai nostri obblighi, in primis quello fiscale;
TUTELA IL LAVORO ITALIANO ALL'ESTERO
Beh questo non saprei proprio, ci aggiorneremo su questi schermi
prossimamente... causa di forza maggiore !!!


In virtù di quanto sopra chiediamo lo Stato di Crisi e la sospensione del cabotaggio estero all'interno del territorio italiano.
 
Dateci almeno un motivo per poter far ancora impresa .
 

domenica 20 gennaio 2013

Autotrasporto: premi Inail e riduzioni

Arriva lo sconto Inail sui premi assicurativi. Come funzionano lo chiarisce direttamente l’Inail in una nota riassuntiva in cui prende in considerazione anche il settore dell’autotrasporto. Lo sconto ammonta all’11,9% e va applicato al premio speciale unitario per l’anno 2012.
ENTRO QUANDO FARE L’AUTOLIQUIDAZIONE Innanzi tutto precisiamo le riduzioni vanno applicate all’autoliquidazione 2012-2013, in scadenza il 18 febbraio.

A QUALE CATEGORIE DI LAVORATORI SI APPLICA LA RIDUZIONE
Le stesse riduzioni valgono anche per i dirigenti, i disabili e gli assunti con contratto d’inserimento.
Più precisamente, le imprese con meno di 250 dipendenti e i loro consorzi laddove assumono, dirigenti senza occupazione, godono di uno sconto del 50% dei premi sia in regolazione (2012) sia in rata 2013. La misura vale anche in caso di contratti a termine.
Inoltre, le imprese che hanno entro il 31 dicembre 2007 stipulato una convenzione per l’inserimento di disabili possono godere di una fiscalizzazione del premio del 50% e 100%, sia in regolazione (2012) che in rata (2013) imprese.
Mentre chi abbia assunto lavoratori con contratto di inserimento può applicare uno sconto del 25%, 40%, 50% e 100%.

QUANDO «COSTA» LA RATEIZZAZIONE
Per rateizzare i premi quest'anno si pagherà un coefficiente del 3,11% e quindi meno dello scorso anno, quando ammontava al 3,61%. Ricordiamo che la prevista possibilità di pagare il premio in quattro rate comporta infatti unì’applicazione di un interesse alle rate successive alla prima.
QUALI IMPRESE INTERESSA Possono fruire della riduzione le imprese artigiane del settore autotrasporto di merci in conto terzi classificate alle voci di tariffa 9121, classe di rischio 8, e 9123, classe di rischio 5

Divieti di circolazione 2013 per mezzi pesanti: chiarimenti del ministero

 

Il ministero con la circolare del  9 gennaio, chiarisce le seguenti innovazioni:
- per i veicoli provenienti dall’estero e dalla Sardegna, la documentazione di accompagnamento deve indicare l’origine del viaggio e la destinazione del carico;
- esclusivamente per i veicoli diretti all’estero, il riferimento alla destinazione del carico sostituisce quello del viaggio;
- le deroghe relative agli anticipi e ai posticipi dei divieti, si applicano anche ai veicoli eccezionali e ai trasporti in condizioni di eccezionalità, fatte salve prescrizioni diverse contenute nelle autorizzazioni rilasciate dagli enti proprietari della strada;
- se è vero che il trasporto di derrate alimentari in regime ATP è esentato dal divieto, è vero pure che tale esenzione scatta soltanto per i veicoli che trasportano solo ed esclusivamente questo tipo di derrate, senza cioè includere altre tipologie di merci nel carico.

lunedì 14 gennaio 2013

AUTOTRASPORTATORI SEMPRE PIU’ IN CRISI


AUTOTRASPORTATORI SEMPRE PIU’ IN CRISI

Dai dati dell’Albo degli Autotrasportatori iscritti al 31 dicembre 2012 risulta che su 147.454 imprese iscritte, 43.573 sono senza neppure un autoveicolo di proprietà. Nel solo secondo semestre dello scorso anno hanno chiuso quasi duemila imprese, in prevalenza realtà con meno di cinque veicoli.La rilevazione semestrale dell'Albo degli Autotrasportatori fotografa la grave crisi dell'autotrasporto italiano, che in soli sei mesi ha perso 2109 aziende. Quindi hanno chiuso undici autotrasportatori al giorno. La perdita maggiore si registra tra le microimprese (ossia con parco fino a cinque veicoli), che il 31 dicembre erano 78.008, a fronte delle 80.141 attive alla fine di giugno. Calano in modo significativo anche le imprese con parco da sei a dieci veicoli (12.248 unità, contro le 12.568 di giugno) e quelle con parco da undici a 50 veicoli (12.017 unità, contro le 12.390 di giugno).Resta sostanzialmente stabile il numero delle imprese più grandi: 1070 unità tra 51 e 100 veicoli, 356 unità tra 101 e 200 veicoli e 182 unità con parco superiore a 200 veicoli. L'unica realtà che cresce è quella delle imprese che non hanno nessun automezzo e che, in teoria, avrebbero dovuto essere cancellate dall'Albo. Invece, a dicembre 2012 erano 43.573, contro le 42.837 del giugno precedente. Tutto procede secondo i piani dei grandi gruppi logistici di cui entrano a far parte anche gruppi bancari con il supporto di sedicenti esperti ed amici degli autotrasportatori e delle loro aziende.

domenica 13 gennaio 2013

RICONOSCIMENTO DEL CREDITO

A tutti i futuri governanti, noi imprenditori del settore trasporto vogliamo aprire un tavolo,di confronto sulla crisi che ci attanaglia da anni ormai siamo attorno ad una percentuale del 35%--40% in meno sul mercato operativo uno dei primi punti per una seria ripresa del mercato del lavoro : ci sia il pagamento delle forniture poste in essere tra Mittente-Vettore, Destinatario ,essendo questo una base fondamentale per fare impresa in ITALIA ,obbligo da parte dello STATO ITALIANO di porre in atto una norma del DARE e AVERE chiara :per chi pone in essere forme che mettono le imprese fuori da ogni logica di sopravvivenza (vedi concordati salva imprese ) facendole indebitare sia come azienda che come persona fisica essendo parti deboli della filiera .questo deve essere una delle priorità da parte della nuova politica Italiana.
 
                                                                                     Un gruppo di trasportatori artigiani.

mercoledì 9 gennaio 2013

lunedì 7 gennaio 2013

bella applicazione VAI Anas Plus

L'Anas ha rilasciato una nuova versione Plus dell'applicazione per tablet e smartphone dell'applicazione VAI, che fornisce in tempo reale lo stato della viabilità delle strade e delle autostrade italiane. Si può scaricare gratuitamente per sistemi operativi iOs della Apple e Android.
L'applicazione VAI Anas Plus raccoglie le informazioni sul traffico e la viabilità provenienti da diverse fonti - il sistema satellitare di rilevazione Octotelematics, le telecamere sulla rete stradale e autostradale e le previsioni meteo – organizzandole su una mappa digitale di Google, dove appaiono simboli che rappresentano diverse situazioni: pallino verde (traffico regolare), arancione (rallentamenti) o rosso (congestione), cartello di lavori in corso per indicare i cantieri, icona con la "i" che indica situazioni potenzialmente critiche, come restringimenti o sensi unici alternati. Premendo su ogni icona, esce un riquadro con informazioni dettagliate sull'evento segnalato. Inoltre, sulla mappa ci sono icone che rappresentano le telecamere disposte lungo le strade: premendole, appare un'immagine aggiornata della situazione.
Ci puo esser utile.

venerdì 4 gennaio 2013

Davvero non ne possiamo più di chiacchere!!

Egregi Presidenti

Sono uno dei tanti imprenditori che opera in questa bella Italia e in questo momento mi sento di  scrivere quello che mi passa per la testa.
Data anche la mia età non più giovane :quello che mi sta passando davanti, nonostante la storia ci abbia insegnato che sono i popoli che la scrivono e la vivono, o la subiscono, noi ad oggi pare non la vogliamo riscrivere.
O meglio: qualcuno la sta scrivendo per noi. Ci sono Nazioni attorno a noi che crescono a vista d’occhio ma badate bene non perché sono più dotati di noi Italiani ma solo perché chi li rappresenta sa mettere le competenze a  disposizione di chi sa  costruire un futuro  basato sulla persona inteso come valore umano e poi con la scuola  insegnando  un percorso che porta  verso un  futuro sia all’interno dell’ impresa che come imprenditore!
Non vorrei essere giovane perché glie ne stiamo raccontando a più non posso a questi baldi giovanotti dicendo che bisogna investire su di loro  che non so ancora come possano credere alle nostre promesse di  politiche sia di innovazione imprenditoriale che di cambiamento di rappresentanza in  politica con forze nuove.
A tutti questi signori che gravitano all’ interno di questo CIRCO dei sogni non realizzabili vorrei far notare alcuni punti; come si fa a non capire quello che dopo la guerra hanno costruito  le generazioni precedenti solo per il piacere di dire che sono cose passate?!
Questo mondo sempre più tecnologico non mi sembra ci stia portando ad una vita migliore  bensì ci sta allontanando fra noi stessi sia come persone che come rappresentanze di imprese o cittadini
.Ad esempio  imprese come la mia che ha costruito un percorso di crescita imprenditoriale, oggi  grazie al “sistema Italia”  sembra destinata a un nulla di fatto. Dopo una vita di impegno si rischia di chiudere  o di dover assumere scelte di trasferimento in altri Paesi dove poter esercitare. Uno si chiede : chi davvero tutela l’impresa ,la sostiene ,la promuove ,la finanzia,la accompagna,nel suo percorso di crescita nell’affrontare le sfide a cui è chiamata?Chi e con quali tempi e regole VERE e non quelle di una burocrazia lenta e costosa sia per l’impresa che per il cittadino, burocrazia che sembra costruita solo per garantire se stessa e non per essere a servizio dei cittadini dai quali è mantenuta con le tasse ( e che tasse! Per quelli come noi che di fatto le paghiamo, in cambio di cosa?) con quale GIUSTIZIA!!!!!!!!!!!!!! Mi rivolgo allora  a voi rappresentanti della politica e politici,rappresentanti di associazioni di categorie ,dei sindacati dei lavoratori,degli ordini professionali ,delle istituzioni sia civili che religiose,e non per ultimo al sistema bancario..
Chi davvero tutela gli imprenditori come me e le nostre imprese? Quali obiettivi proponete che valga la pena perseguire? Che cosa intendete fare davvero, in quale modo, con quali tempi, con quali soldi e presi dove, e con quale attenzione alle nostre realtà? Mi chiedete di votare, per quale ragione dovrei credere a quello che dite?Gli ultimi anni mi dicono che non siete stati all’altezza delle responsabilità che avevate e avete abusato della nostra fiducia. Perché dovrei ricredermi, dal momento che facce nuove, proposte serie, praticabili, convincenti, non mi sembra vengano fatte? O se chi le fa non conta niente, viene emarginato, se non fa parte del “sistema”?Per lo meno questo è quello che a me pare succeda da noi un po’ dappertutto.
Davvero non ne possiamo più di chiacchere, di manovre e manovrine, di prediche e di appelli: vorremmo vedere considerazione, rispetto, concretezza, responsabilità certe, serietà e lealtà. Noi certo altrettanto dovremo riconsiderare il nostro ruolo e il rapporto con le Istituzioni; anche noi abbiamo fatto spesso “ i furbi”, per quanto in buona compagnìa. Ma noi ci mettiamo del nostro, noi siamo chiamati a “rispondere” a tutti, e voi a chi rispondete?
Diteci dove vogliamo andare davvero e come, se con l’automobile o senza, se con il petrolio o ad acqua, se con la chimica o con l’ortofrutta fai da te, se con i laureati da Nobel o i figli a spasso senza titoli e senza lavoro, se fuori dai giochi in Europa, o se abbiamo qualcosa da dire e da fare per un’Europa che non sia solo degli eurocrati, se da SUD d’Europa, o se strategici in tutto il bacino Meidterraneo per un’Europa forte della sua cultura che senza noi Italiani sarebbe ben poco,  l’elenco prosegui telo voi.
Diteci se dobbiamo chiudere e/o cambiare mestiere, o se abbiamo ancora il diritto e la soddisfazione di fare impresa, qui da noi !.

 

giovedì 3 gennaio 2013

preghiera del camionista 2013

Caro Committente,
Con il nuovo anno una sola preghiera: noi Camionisti auspichiamo che una buona volta si decida di pagare i trasporti ,secondo gli accordi già pattuiti  nonchè il rispetto dei tempi di PAGAMENTO
Dato che qualcuno di voi.. committenti ha pensato bene di non pagare più i trasporti chiedendo CONCORDATI che con la crisi possono sembrare la soluzione ottimale.... per ?
 I FURBI ?.
Il Governo ci ha messo del suo con il decreto SALVA ITALIA e a fine anno ha fatto nuovi aumenti con la scusa di difendere le parti sociali più deboli allora noi Urliamo !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Noi autotrasportatori siamo la categoria più debole del 2012  !!!!
In Italia hanno chiuso e stanno chiudendo almeno 40.000 aziende di solo trasporto-
GRAZIE a tutti     -
Grazie ITALIA
Camionista di professione per scelta.
Confartigianato: Mauro Squarcia presidente di Imprese Trasporti
Adnkronos News ven 21 dic 2012
Firenze, 21 dic. - (Adnkronos) - Mauro Squarcia, 47 anni, di Marina di Grosseto, titolare di una ditta di trasporti, da oggi e' il nuovo presidente nazionale di Confartigianato Imprese Trasporti. ''Ovviamente devo dire che ricoprire questa carica rappresenta per me un onore - spiega Squarcia - Ci metteremo subito al lavoro per affrontare le tante emergenze che ormai da tempo ci stanno mettendo a dura prova. Penso innanzitutto alle accise sui carburanti ormai non piu' sopportabili cosi' come i costi delle assicurazioni. In un momento in cui si parla tanto di tagli e di razionalizzazioni ci piacerebbe invece focalizzare l'attenzione sulla necessita' di nuove infrastrutture e sulla qualita' delle nostre strade''.
 Ieri il ministero dei Trasporti ha risposto ad un'interrogazione dell'associazione degli autotrasportatori Fedit sull'applicazione dei costi minimi di sicurezza nei trasporti dei prodotti pretroliferi tramite autocisterna. Ecco i chiarimenti ministeriali.
La Fedit ha chiesto al ministero se il calcolo delle percorrenze di un trasporto petrolifero dovesse considerare al posto di un singolo viaggio giornaliero - la somma dei singoli viaggi effettuati nel corso di un mese piuttosto che i chilometri percorsi da un singolo automezzo durante il mese stesso. La risposta del ministero riprende la definizione di "tratta" fornita dall'Osservatorio per l'autotrasporto il 10 luglio 2012: "Distanza chilometrica dal luogo di presa in consegna a quello di riconsegna delle merci, passando attraverso le eventuali località di carico e/o scarico intermedie".
Tale definizione vale per tutte le tipologie di trasporto stradale, ma nel caso dei veicoli cisternati adibiti ai trasporti petroliferi ed ai trasporti di leganti idraulici ed affini (per i quali vigono specifiche tabelle nell'ambito dei costi minimi), la lunghezza della tratta si calcola sommando "la distanza chilometrica fra l'ultimo luogo di riconsegna delle merci e il primo luogo di successiva presa in consegna delle merci stesse".
In concreto, il ministero nega l'utilizzo di valutazioni su base mensile, aggiungendo che nel caso di trasporti effettuati dallo stesso veicolo per il medesimo committente viene ammesso un calcolo chilometrico giornaliero. In questo caso, la somma da calcolare per la fattura si determina considerando il costo minimo corrispondente
nella tabella ministeriale allo scaglione chilometrico corrispondente. 

martedì 1 gennaio 2013

AVANTI


Confartigianato contro i rincari dei pedaggi autostradali
Pubblicato: Gennaio 01/01/2013 
«Decisioni che danneggiano il settore dell'autotrasporto e tutti i cittadini»
Novara – Confartigianato all’attacco contro l’aumento dei pedaggi autostradali: «Per il quarto anno consecutivo, l’avvio del nuovo anno porta consistenti rincari dei pedaggi autostradali (e non solo). Le tratte che interessano Novara hanno ancora una posizione di privilegio. «Nel 2010 i rincari per le tratte novarese della A 4 avevano superato il 15%, nel 2011 sfioravano il 12%, nel 2012 si attestavano oltre il 6%, incremento annunciato (ma per ora sospeso) anche per il 2013, contro una media degli aumenti del 3% circa – afferma il presidente Francesco Del Boca (nella foto) - Si tratta di aumenti superiori alla media nazionale e alla soglia dell’inflazione. Se poi consideriamo anche gli aumenti delle autostrade della Valle d’Aosta, vediamo incrementi anche del 14%».

Provvedimento sospeso per quel che riguarda la A4 perché il Governo è in attesa di verifiche sugli investimenti.

«L’aumento delle tariffe va a incidere pesantemente sul nostro settore - prosegue Del Boca L’autotrasporto è in difficoltà per costi di esercizio elevati, tariffe che non arginano gli oneri delle imprese, costo del lavoro in aumento e concorrenza di vettori esteri. Gli aumenti decisi - che saranno incassati da Anas e singoli gestori - non tengono conto dell’andamento del mercato e della situazione di crisi economica che le imprese stanno attraversando. Sono decisioni prese sulla pelle degli utenti senza che migliorino i servizi offerti».


 

Esortazione a far subito....


Buon Anno a tutti ci siamo!
Dico a voi tutti le parole  scritte come messaggio di Augurio  possono sembrare molto aperte a politica del trasporto ma noi non dobbiamo Teorizzare cose più grandi per poi perderci in un nulla di fatto come fanno i nostri POLITICI  bravi a fare questo. 
Le associazioni dei consumatori  si sono già mosse sul fronte aumenti di autostrade-polizze assicurative – adeguamento multe –aumento costi energetici ....tutto quello che dovremmo fare noi per le nostre imprese lo fanno gli altri !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! siamo in tema di ELEZIONI facciamoci sentire da che parte stanno tutti e proviamo a provocare un FERMO sulla falsa riga di chi vuole aiutare i più deboli a far ripartire l’Italia .
Grazie.
un Trasportatore della Confartigianato  Trasporti         

BUON ANNO A TUTTI

Dopo aver mandato in soffitta il 2012 e non solo !!!!!!
 
 
Il gruppo del LABORATORIO IDEE TRASPORTI, vi augura uno sfavillante
 
BUON 2013
 
 
“ Laboratorio d’idee per il settore del trasporto merci”
 
                                                                                                                      li 31.12.2012
 
Cari colleghi,
 
E' utilizzando questo circuito, già positivamente sperimentato, che vogliamo farVi giungere i nostri migliori auguri per il prossimo anno.
Speriamo per tutti, noi e Voi,un nuovo anno ricco di soddisfazioni ma sopratutto sereno.
Abbiamo bisogno tutti di serenità, perché il futuro che abbiamo davanti temiamo sia ancora difficile ma che sapremo, con la collaborazione di tutti, rendere un po’ più accessibile.
Il giorno 21 u.s. ci sono state le elezioni per il rinnovo delle cariche nazionali di Confartigianato Trasporti e Mauro Squarcia, grazie all'alleanza con il ns gruppo è  stato scelto come Presidente.
Non ci sono vincitori e vinti ma, ancora una volta, ha vinto un programma condiviso dalla base.  Abbiamo fatto una scelta democratica e credo che da domani dovremmo di nuovo lavorare tutti insieme con forze rinnovate.
Crediamo che alla ns base, ai ns associati, poco importi il nome del Presidente Nazionale crediamo che a loro importi che si lavori bene e che si  porti a casa, per loro, quei risultati  che gli consentano di sopravvivere dando un po’ di ossigeno alle ns imprese,
Cercheremo di spostare l'azione di Confartigianato Trasporti dalla politica del trasporto alla politica per i trasportatori.
Il Presidente dovrà essere meno romano e più vicino agli associati.
E ns intenzione chiedere di organizzare da subito delle riunioni sul territorio, sulla falsa riga del “laboratorio di idee per l'autotrasporto”,  non convegni plateali con illustri ospiti, non assemblee con fiumi di associati, ma incontri tra dirigenti che tenendo conto di quanto è stato fatto e  della situazione reale possano dare il loro contributo per migliorare la situazione esistente.
Crediamo sia giusto ripartire dai dirigenti locali per capire le priorità alle loro aspettative e/o come minimo raccogliere il loro giusto sfogo.
Un augurio speciale a tutta la squadra che ha voluto sostenere l'attuale maggioranza alle elezioni, accettando la sfida di accompagnare il Presidente per i prossimi quattro anni.
E agli altri, siamo quà, amici come prima e se possibile più di prima.
                                                                                  Un felice e sereno Anno Nuovo
                                                                                                     a tutti